Abbiamo deciso di lavorare in classi “aperte”, all’interno della stessa scuola,con il coinvolgimento degli esperti Coop sull’Agenda 20-30. Il tema federatore ha consentito ai ragazzi di quarta di esplorarne i contenuti, di discutere fuori dai rigidi muri delle aule,attraverso il TwinSpace di eTwinning Erasmus+. Il progetto è stata l’occasione per “sfruttare” la creatività che eTwinning permette e così abbiamo iniziato con uno spettacolo “provocatorio” di un attore di strada insieme ad una conferenza con una ricercatrice di Indire che ne ha scritto i testi. Dallo spettacolo in poi, l’Agenda 20-30 è stata l’opportunità per scrivere, fotografare, creare video, trasformare… utilizzando le TIC. I giovani hanno “copiato”, “modificato”, “inserito”, “cancellato”, “incollato”, creato… hanno fatto in ambito didattico quello che fanno… sempre per conto loro. La fine del progetto è sta un CASH MOB etico presso la Coop di Livorno, in cui gli alunni hanno creato filmati di documentazione, hanno messo in comune. Il progetto è stato parte integrante della programmazione.
Tutto il materiale si trova in TwinSpace

IL PROGETTO

Innovazione pedagogica e creatività: durante il lavoro si è utilizzata molto la flipped class (abbiamo lavorato tanto sul film documentario “HOME”), il lavoro in piccoli gruppi è stato costante. Abbiamo cercato di non imporre le “taches” ma di organizzare le attività in modo che ciascuno scegliesse e fosse a suo agio nel lavoro. Il principio è stato quello di imparare e lavorare con gioia e complicità.
L’ Agenda 20-30 con tutti i suoi goal si è prestata ad una completa integrazione nella programmazione. Ad esempio, dovendo lavorare sulla poesia romantica, la scelta è caduta su corpus di testi come “Le lac” di Lamartine, “les nuits” di Musset… e per il goal 5, ad esempio, la tragedia “Phèdre” di Racine, è stata lo spunto per toccare i goal delle disuguaglianze di genere e così l’incesto di Phèdre ci ha portati ai femminicidi. Il documentario “Home” è stato una fonte inesauribile anche per il CLIL.

Comunicazione e scambio fra le scuole partner: le due quarte hanno lavorato insieme nel TwinSpace e nei momenti di attività comune, in una grande aula o in aula magna a scuola con il dott. Nesi (Unicoop Tirreno,Coordinatore ECC Toscana).
Hanno coinvolto in momenti di “messa in comune”: gli alunni più piccoli delle seconde che hanno partecipato solo alla prima parte del progetto: quella legata allo spettacolo”Governare o Rigovernare”.

Collaborazione fra alunni partner: la costante è stata: lavorare insieme, il che ha implicato una condivisione di compiti, e una esplicita intenzione di ‘aggiungere valore’, per creare qualcosa di nuovo o differente attraverso un processo collaborativo deliberato e strutturato ( di volta in volta scelto dagli alunni stessi). Il lavoro ha previsto accordi su obiettivi e valori comuni, il mettere insieme competenze individuali a vantaggio del gruppo come tutt’uno, l’autonomia di chi apprendeva nello scegliere con chi lavorare e la flessibilità nell’organizzazione di gruppo. C’è stata una reale interdipendenza tra i gruppi nella realizzazione dei compiti,(i video, le interviste, i montaggi, ma anche l’organizzazione pratica degli incontri a classi aperte): un impegno nel mutuo aiuto, un senso di responsabilità per il gruppo e i suoi obiettivi facendo attenzione alle abilità sociali e interpersonali nello sviluppo dei processi dei gruppi stessi.

Uso della tecnologia: la tecnologia è stata fonte di creatività, motivazione e apprendimento efficace. Sono stati utilizzati gli strumenti che, di volta in volta, servivano a realizzare un determinato compito. La tecnologia ha permesso ai ragazzi di imparare divertendosi, soprattutto in team e piccoli gruppi. Un approccio attivo, “sorridente”, volto ad accogliere sfide nuove e inaspettate, senza paura di sbagliare, con risultati sorprendenti (soprattutto per gli alunni più deboli) e pieni di nuovo entusiasmo.

Risultati, impatti e documentazione: l’impatto sugli alunni è stato molto positivo: hanno scoperto un nuovo modo di imparare e la didattica è stata anche per l’insegnante ricca di creatività e di stimoli sempre diversi.La scuola è stata coinvolta in momenti “corali” (gli incontri con gli esperti in Aula Magna, il coinvolgimento degli alunni delle seconde,la pubblicazione su Internet di molti materiali). Il risultato più importante è quello di aver creato molta complicità tra docente e classe e tra alunni : ne è derivato un apprendimento senza “sofferenza” e buoni risultati in termini di competenze acquisite.

Un Cash Mob etico per un consumo responsabile, insieme agli studenti del Liceo F. Cecioni di Livorno.

Cash Mob Etico - Aula di una scuola con alcuni ragazzi che proiettano ricerca con videoproiettore